Il Gian ossserva intensamente il salame Murru che giace a fette sul tagliere...ha gli occhi lucidi, mi chiedo se sia l'H1N1 ad aumentargli la lacrimazione o se si tratti di compassione per i suoi compagni d'influenza suini. Il dubbio è dissipato quando lo vedo litigarsi con qualcuno l'ultima fetta...
Ieri sera salamata a Gravità Zero.
E' ormai evidente a tutti che l'arrampicata stia diventado il contorno (o forse sarebbe più appropriato dire l'antipasto) per l'immancabile abbuffata di fine serata.
Qualcuno ha anche provato a levare la sua voce per cercare di arginare questo fenomeno con frasi del tipo:
"Oh, ma non possiamo scofanarci roba tutte le sere, la prossima volta stiamo più tranzolli e non portiamo niente mi raccomando... ma stasera dov'è la torta cazzo!?" oppure
"E se entrasse il Beppe ora cosa direbbe?"...ma con scarsi risultati.
Non manca tuttavia chi invece difende a spada tratta queste tradizioni.
Un membro della comunità di arrampicatori nonchè autorevole studioso della "Bicocca iuniversiti" si è addirittura prodigato per dimostrare che tutto ciò è indice di uno stile di vita salubre ed equilibrato infatti, pubblicherà a giorni un articolo in cui pare verrà dimostrato che non ci sia alcuna differenza apprezzabile a livello di metabolismo corporeo, tra il mangiare un kg di salame e un kg di insalata.
Vedere queste menti brillanti all'opera mi ha spinto a cercare una soluzione per ottimizzare la distribuzione delle cibarie e bevande alla fine di ciascun allenamento.
Più che una soluzione alla fine è venuta una cagata di accrocchio... ci sarà tempo e modo per migliorarlo o probabilmente anche no.