2010/03/22



Grande Moro che prova in libera "FUGA DA ALCATRAZ"!

2010/02/09

Lo spettro della val Bondasca


Una volta arrivati alla base del ferro da stiro, io e Fabio subito ci siamo sparati mezzo chilo di “gnocchi della nonna” a testa.
La serata passava tranquilla in compagnia di altri due ragazzi lecchesi.
Ma nel bel mezzo della notte, Fabio scorge una luce in mezzo alla valle. Quel bagliore si muoveva molto velocemente.
Tutti pensarono alla temuta gendarmeria svizzera che arresta gli alpinisti che bivaccano alla base delle pareti. Questo perchè il gestore della capanna Sciora disse ai nostri colleghi muniti di tenda: non si può bivaccare all’aperto, chiamo la gendarmerie! Dovete
dormire qui! (peccato che dormire alla Sciora costi solo 25euri).
Tra di noi si scatena il panico, quella luce sembra qualcosa di sovraumano che si dirige proprio verso di noi senza fermarsi, salendo a caso tra i ghiacci nel bel mezzo
della notte..
Ma proprio quando eravamo pronti al peggio Fabio disse: Cazzo è l’Enrico! Il nostro compagno di spedizione!
Ebbene sì era proprio lui, che si è fatto Brescia ferro da stiro in sole 4 ore, insomma un impresa degna del migliore Tomo Cesen!
Una volta arrivato Enrico era in condizioni pessime, aveva la barba congelata ed era in trans agonistica, (voleva salire subito lo spigolo del badile in solitaria) grazie a Dio riuscimmo a calmarlo con un po’ di gnocchi della nonna.
L’impresa dell’ Enrico è passata alla storia, e ha alzato un vespaio di polemiche nel mondo dell’alpinismo, ma questa come al solito è la cruda verità.

Allego come testimonianza la foto scattata all'enrico al suo arrivo.

2010/01/21



SUPER MORO!!!!!!





2010/01/07

Как пчелы на улье

Mentre il Presidente era ad abbronzarsi con i suoi più fidati consiglieri nelle assolate spiagge di Gaeta, io Tres e Fabio abbiamo trascorso tre giorni di bastonate sonanti a Finale.
Inizialmente anche noi volevamo andare a Gaeta, ma il Presidente voleva con se solo i “big” della palestra: i vari Luis, Clod e Gian. Eravamo disposti a tutto pur di scalare con lui ma come sappiamo non è un uomo che si compra facilmente (a parte con le pelli di nutria che noi non avevamo a disposizione).
Quindi domenica pomeriggio partiamo per Finale. Arrivati compriamo la guida e un bel pezzo di gorgonzola per la cena e piazziamo la tenda in un bellissimo bosco pieno di legna (già tagliata) e a pochi minuti dalle falesie.
Lunedì ci svegliamo sotto una leggera pioggia, quindi andiamo in falesia al monte cucco: sin dai primi metri capiamo come sarà l’andazzo e Fabio ci regala due voli da cineteca (visto la chiodatura non generosa) che io e Tres siamo andati avanti a ridere per mezzora..
Alla fine portiamo a casa qualche 6 a e un 6b, con il morale a terra andiamo a berci una birra a Finalborgo..
Di sera la pioggia si fa più intensa, mangiamo davanti al fuoco pane e salame con due cartoni di vino di alta qualità (del tipo tavernello) poi andiamo a dormire.
Durante la notte mi vedo costretto a bivaccare all’aperto su un tavolo da pic-nic,
a causa del russare veramente imbarazzante dei miei compagni di tenda, penso che avrei dormito meglio con una motosega accesa..
Il giorno seguente ancora falesia, dopo un paio di tiri ci spostiamo in cerca del quarto grado e finiamo nel settore alveare dove rimaniamo esterrefatti dalla bellezza del settore, quindi torniamo a casa..
Ringraziamo il maestro per la legna, e il gruppetto di trentini che abbiamo
Incontrato la prima sera… vero?